Quante cose sono successe: la MIA la LAX E LA SFO le abbiamo avute brevemente con Air Italy durante il fallito, breve, tentativo di re-hubbingUN’OTTIMA ANNATA
Editoriale di I-SIBI
Quanta differenza possono fare 2 mesi e mezzo?
A Ottobre ’17 ci ritrovavamo a commentare con sconforto l’immobilismo dei carriers legacy su Malpensa, la mancanza di collegamenti verso l’Emisfero Occidentale, il declino delle Low Costs… ci trovavamo a vedere nel futuro di Alitalia (vettore romano e nemesi di Malpensa) la chiave di volta per un ulteriore sviluppo del nostro scalo… in un eterno balletto con Roma da cui nessuno sembrava riuscire a liberarci…
Ebbene… quei discorsi ora non sono più validi, per la prima volta dal 2008 il baricentro della crescita si è decisamente spostato verso lo scalo che Domenico Cempella aveva identificato come unico possibile Hub d’Italia.
Ma cosa è successo?
Alla fine i “vapori” (così tipici del modus operandi italico dove la chiacchiera e l’apparenza sopravanzano competenza e concretezza) si sono dissipati e Malpensa ha mostrato la sua vera natura zittendo tutti. I dati ci parlano di un totale di passeggeri che nel 2017 raggiunge i 22 milioni.
Un dato che promette, nel 2018, lo sfondamento del tetto dei 24 milioni, record assoluto dell’Hub Alitalia quando era a Milano…
In sostanza, lo scalo della Brughiera, in regime di ptp secco e con un po’ di “hubbing fai da te”, ha riassorbito in soli 9 anni l’effetto dell’abbandono di Alitalia…
Un risultato mostruoso, considerando tutto quello che è successo in questi 9 anni… il collasso di AirOne, il flop di Lufthansa Italia, l’ostracismo romano, l’indifferenza della politica lombarda, la crisi mondiale, il declino dell’italia, la concorrenza di Orio e Linate…
I vettori hanno preso atto del trend di MXP e, nel giro di pochi giorni abbiamo avuto gli annunci di tutte quelle aperture e quei potenziamenti che avevamo atteso per anni.
I binomio Meridiana/Qatar Air ha palesato le sue mire a diventare “Hub Carrier” di Malpensa e l’”Hub Strisciante” di Oneworld che da anni faceva transiti sullo scalo Milanese sta’ diventando molto, molto reale…
Così, nel giro di pochi giorni, sono comparsi il 6.o volo per NYC, il secondo per Miami, Il secondo per Sao Paulo, la LAX, nuove frequenze per la Cina, i potenziamenti estivi per Atlanta, macchine più nuove e capienti su quasi tutte le rotte IC, la Mosca di Meridiana… i voli di feederaggio di Meridiana… i nuovi voli di U2… i 4 voli di Alitalia per FCO, che non si capisce se siano “aspiratori” o “feeders” per i due ic che hanno ancora a Malpensa (o entrambe le cose)…
Non mi meraviglierei di veder comparire qualche altro IC di Alitalia dalle nostre parti…
Quello che è certo è che il continuo declino di Linate e la continua crescita di Malpensa hanno profondamente cambiato gli equilibri, anche del vettore romano… che ora si trova, volente o nolente, a dover attuale un ritorno nella brughiere che, per quanto possa essere modesto, è estremamente significativo…
Ormai delle Majors l’unica che sembra essere rimasta arroccata a Linate è BA, che essendo OW e avendo CS sugli IC da MXP, potrebbe essere costretta a rivedere a breve le sue politiche… anche in ottica BREXIT che dal marzo 2019 renderà LHR molto meno interessante come Hub di transito per i passeggeri…
Da sole tutte queste nuove aperture/incrementi ci dicono già che nel 2018 arriveremo ben oltre i 24 milioni di PAX, avvicinandoci a quei 30 milioni per cui il T1 è stato costruito e concepito…
E tutto questo senza un vero Hub…
Per tutti questi anni siamo stati, come supporters di Malpensa e del suo ruolo centrale, osservatori del caos… dopo l’abbandono di Lufthansa Italia e di STAR Alliance, che ancora ci solleva dubbi interiori a cui non sappiamo dare risposte che non degenerino nella mitologia… abbiamo ritenuto opportuno allontanarci dalle frange più estreme del movimento “Pro Malpensa”…
I dati di oggi ci danno ragione… la rinascita dello scalo non è passata da fantomatici hub carriers o da complotti di vario genere… è passata da una gestione oculata dei punti di forza di Malpensa: vasto bacino di utenza pregiata e cargo…
E di questo successo dobbiamo dire grazia non solo alla SEA di Bonomi, ma anche a quella più “pacata” di Modiano; che ha saputo portare avanti quegli investimenti che hanno poi consentito la crescita…
Malpensa ha innestato il “moltiplicatore” da sola, forte del suo bacino di utenza e del suo bacino economico…
Se c’è una cosa che i vettori Asiatici e Nord Americani ci hanno insegnato, è che vengono a Milano a prendersi i passeggeri di Milano, perché l’operazione rende.
Gli IC di Milano si reggono sui passeggeri del bacino di utenza di riferimento e non su torme di turisti stranieri… ed in più c’è il valore aggiunto del Cargo…
Questo è il valore aggiunto di Malpensa… e Domenico Cempella lo aveva già capito negli anni ’80…
La storia di Malpensa è la prova che puoi opporti quanto vuoi alle dinamiche del mercato, ma alla fine Alitalia è sempre con l’aqua alla gola e FCO e riempie di turisti low cost… e Malpensa cresce.
Come scrivemmo tempo addietro, Alitalia sarà costretta a tornare a Malpensa (indipendentemente da chi la comprerà) e Malpensa sarà Hub (probabilmente non di Alitalia…)
Io non so che forma prenderà l’Hub Meridiana/Qatar/OW… ma il vento è cambiato…
Anche il bilaterale con l’Argentina, che in passato aveva bloccato LHI e EK è stato ridiscusso… e sui forums americani si discute di un nuovo fantomatico volo verso l’America di EK per sfruttare le 4 frequenze libere in V.a libertà che già possiedono…
A proposito di questo nuovo volo di EK, va detto che io ci credo poco, visto la “tranvata” che il vettore emiratino si è appena preso sulla DXB-ATH-EWR… neanche loro sono capaci di inventarseli i pax se non ci sono…
Le uniche due destinazioni sugli USA che potrebbero reggere da MXP senza un feederaggio strutturato sono LAX e BOS, non daily… con LAX che ora è coperta da Norwegian… go figures…
ORD, non è praticabile, non ha i numeri… se ne era già accorto Toto ai tempi del tentativo di AP del 2008… quelli che vaneggiano di MXP-ORD con A380 dovrebbero riflettere sul fatto che QR detiene da anni i diritti delle tratta ma opera un volo cargo… go figures…
In sostanza, sono abbastanza convinto che qualcosa verrà ancora aperto sulla California (magari Norwegian su SFO o OKL)… e che EK, secondo le mie fonti, potrebbe tentare una BOS 4xw… ma siamo nel campo delle sibille cumane… della serie, forse se giochiamo ad una “roulette di Las Vegas” la imbrocchiamo…
Il problema che si delinea da qui in poi è ben chiaro: lo scalo, abbattuta la barriera psicologica dei 22 milioni, è probabilmente in grado di crescere per pura “entropia” fino ai 30 milioni… il che, di per se, sarebbe un risultato incredibile; unico fra gli scali “de-hubbati” a riuscire a risorgere dalle sue ceneri come la fenice… ma per crescere oltre, dovrà assumere la sua “configurazione naturale di Hub” per cui è nato…
E per questo dobbiamo augurare a Meridiana/OW tutta la fortuna del mondo… perchè se riescono nel loro intento, il limite diventa veramente il cielo…
Nel frattempo, ci godiamo questo stupendo inizio di ’18; consci che abbiamo avuto sempre ragione…
Se solo Fiumicino capissero che Malpensa non è il nemico… a dire il vero, non è nemmeno un competitor… possono tenersi tutti i turisti che riescono… per noi non cambia nulla…
Mercati differenti…
Buon 2018 a tutti da Malpensa Info.
Norwegian non ha mai aperto Nessuna LAX
La MIA di AA è sparita nel nulla
In compenso sono arrivate la ORD da parte di United che a Chicago è basata e la BOS da Delta che ne è Hub Carrier. E poi AA ha riportato il volo per PHL che c'era ai tempi dell'Hub Alitalia.
La situazione americana è ancora debole, soprattutto perchè i vettori non seguono le esigenze del mercato lombardo (MIA Docet) ma di quello d'oltreoceano...
A oriente la situazione è migliore, ma anche in quel caso la domanda è spinta dall'estero e dal mercato di lusso...
Comunque la mettiamo, rispetto a 6 anni fa', il traffico è rimasto costante ed è tutto ptp.... niente moltiplicatore... quello è riservato agli Hubs. Hubs come FCO che sta crescendo vistosamente...
E la mancanza del moltiplicatore e di un Hub Carrier rendono la connettività di Milano in balia di "altri", che stiano a Roma, a Chicago o a Pechino...
E' un problema lombardo e dei lombardi, un problema che appare insolubile. I romani, in questo, sono sempre stati 100 volte più avveduti di noi.
Rassegnamoci.
La scelta di United di volare da IAD a VCE invece che su MXP è la drammatica conferma di come siamo "provinciali" nonostante tutte le nostre potenzialità economiche e demografiche...
Forse se non ci fosse stato il COVID le cose ora sarebbero ben diverse, e in Italia avremmo due Hubs distinti ed indipendenti. Purtroppo non lo sapremo mai.