L’ultima decina di giorni é stato un pò da cardiopalmo la situazione per l’affare tra ITA Airways e Lufthansa.

Quasi al traguardo, tutto sembrava eseere precipitato nel baratro gettando alle ortiche tutto quato era stato faticosamente costruito per creare quella condizione che il nuovo vettore italiano prendesse una via di stabilità futura. Infatti con il suo progressivo passaggio della proprietà del pacchetti azionario al vettore tedesco la fisionomia del tradporto aereo in Italia potrebbe cambiare.Il tutto é nel rispetto delle milestones, che prevedono l’iniezione di 325 milioni di € nel capitale di ITA Airways. Poi si passerebbe ad un quasi totale controllo con il 90% e l’esborso di poco più di 500 milioni di € al MEF, sempre da parte di Lufthansa.

Quest’ultimo controvalore per entrare in possesso del pacchetto azionario ha innescato la richiesta inaspettata da parte dei tedeschi di una revisione al ribasso del orezzo da dare al MEF. Ovbiamente Lufthansa chiedeva uno sconto, che pare fosse di una decina di milioni scarsi.

Ma il MEF con il Ministro Giorgetti, che giustamente si era infuriato ha visto porre in bilico il buon fine dell’operazione. Se negativamente fosse stata con la uscita di Lufthansa, la situazione si sarebbe complicata non poco. ITA Airways non va male, il bilancio era già vicino all’attivo nel 2023, quest’anno va meglio e sarebbe da pareggio. Nel 2025 é previsto un moderato attivo. Però rimane il fatto, che é un vettore sempre da circa 100 aerei e non da centinaia di velivoli come altri, con differenti voci in capitolo su trattative per il carburante, manutenzioni, parti di ricambio e acquisizioni aerei da lessor o aziende costruttrici aeronautiche.

Invece, alla fine tutto si é ricucito nell’ottica di un bene comune. La diplomazione ha prevalso. Ognuno ha portato a casa i propri interessi. Ma sopratutto, nessun sconto é stato concesso. La soluzione ai oroblemi sono stati alcuni incontri, che si sono tenuti nei giorni scorsi e hanno portato al riavvicinamento tra le parti. A questo punto é chiaro, che entrambi hanno voluto portare a casa il risultato al meglio che si poteva fare. I colloqui si sono tenuti a Roma tra il Ministro Giorgetti e Carsten Spohr – CEO Lufthansa Group. Oltre ai collaboratori più steatti da ambo le parti.

Nel frattempo sono stati consegnati anche tutti i remedy alla commissione UE di Bruxelles. La documentazione consta non solo di ciò che faranno i due vettori come concessioni: vedi slot a Milano e la cosa dei voli intervontinetali a Roma. Ma in particolare gli accordi con i vettori europei interessati dai remedies.

Nel frattempo é presumibile che sia andato avanti anche il discorso su come si evolverà la gestione del vettore fatto da un organigramma, probabilmente diverso da quello attuale, che incorpori le figure manageriali di indicazione Lufthansa. Nel passato si parlava dell’AD, dove si era fatto il nome di Jorg Eberhart, in passato direttore commerciale prima di Air Dolomiti e poi AD e Presidente. Eberhart parla perfettamente l’italiano e vive in Italia. Ora é Chief Strategy Officer di Lufthansa. Ma al suo fianco ci potrebbero essere altre persone, probabilmente non tutte tedesche. É ovvio che tutte le posizioni chiave, passeranno sotto il controllo tedesco.

(Italiavola)

Di i-sibi

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